Non crediamo che la comunicazione politica prescinda
dai contenuti, eppure quella dei "Marxisti per Tabacci"
è stata un'operazione di incredibile intelligenza.
Il paradosso, l'ossimoro, l'impossibile sono la base
della nuova realtà, disegnata da questi geniali ragazzi
immagine dopo immagine, comunicato dopo comunicato.
Il gruppo Facebook è nato durante la campagna per
le primarie del centrosinistra, e ha presentato ironicamente
il candidato Bruno Tabacci in elaborazioni grafiche che lo
ritraevano accanto ai leader storici del comunismo mondiale.
La vitalità della loro ironia ci ha dato slancio e entusiasmo
quando abbiamo detto divertiti a Bruno:
"ma... hai visto questi marxisti che ti prendono in giro?"
E lui in un mare di risate: "sono dei geni! Mi sono
innamorato di loro!".
La delicatezza con cui hanno trattato tanti temi,
la profondità sottesa dei messaggi hanno, in fondo,
fatto da contraltare all'immagine pubblica di Bruno Tabacci.
Un po' austero e severo quando si parla di economia
e istituzioni, allegro e canzonatorio quando è a suo
agio tra amici o in mezzo alla gente.
Un esempio di ironia che fa bene a tutti, a chi la fa
e a chi la subisce.