Di cosa si tratta?
Il Servizio Civile Universale è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.
Si tratta di un’importante occasione di formazione, di crescita personale e professionale per i giovani tra i 18 e i 28 anni, con lo scopo di accrescere le proprie competenze utili per l’immissione nel mondo del lavoro.
La storia
Nel 1972 nasce il diritto all’obiezione di coscienza, che sancisce il diritto all’obiezione del servizio di leva militare per motivi morali, religiosi e filosofici. Si istituisce così il Servizio Civile, sostitutivo del servizio militare. Nel 2001 nasce il Servizio Civile Nazionale: un servizio volontario destinato ai giovani ragazze e ragazzi che intendono effettuare un percorso di formazione sociale, civica, culturale e professionale attraverso l’esperienza umana di solidarietà sociale, attività di cooperazione nazionale ed internazionale, di salvaguardia e tutela del patrimonio nazionale. Nel 2005 viene sospeso il servizio di leva obbligatoria, mentre nel 2017 viene riformato il Servizio Civile, che da Nazionale diventa Universale. Negli anni il Servizio Civile è cambiato molto: il primo bando emanato nel 2001 ha visto l’avvio al servizio di 181 giovani, mentre nel 2022 se ne contavano più di cinquanta mila.
Come funziona?
Il Servizio Civile ha una durata di 12 mesi e prevede lo svolgimento di 25 ore settimanali articolate su 5 giorni. L’operatore volontario, per l’attività prestata, percepisce un rimborso spese mensile. Durante l’anno di Servizio Civile sono previste delle ore di formazione, generali e specifiche in base al progetto scelto, e un’attività di tutoraggio, finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro.
Il progetto
La Fondazione Giovanni Goria, la Fondazione Biblioteca Astense Giorgio Faletti e ISRAT – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti, propongono il progetto di Servizio Civile “Cultura & Ambiente… Garanzie per il futuro” per il 2023/2024. In particolare, il progetto “Gli istituti culturali nell’era dei social media” si muove nell’ottica della tutela, della valorizzazione, della promozione e della fruibilità delle attività e dei beni artistici, culturali e ambientali.
Nello specifico, la Fondazione Giovanni Goria si impegna a diffondere il patrimonio e i servizi della propria Biblioteca e Archivio attraverso la promozione e la valorizzazione di contenuti tramite i principali canali di comunicazione social.
La parola ai nostri volontari
“Ho scelto di affrontare questo percorso con l’obiettivo di raggiungere una maggiore responsabilizzazione e maturità sotto l’aspetto lavorativo accrescendo le mie competenze in un ambiente culturale come la Fondazione Giovanni Goria” – Lorenzo, volontario 2023
“Volevo iniziare un’esperienza lavorativa che mi permettesse di continuare a studiare e ho scelto questo progetto perché in linea con il mio percorso universitario in Beni Culturali, per vivere in prima persona cosa vuol dire far parte di un istituto che si propone di promuovere e valorizzare la cultura in tutti i suoi aspetti” – Elena, volontaria 2023
“Il Servizio Civile è un’esperienza unica nel suo genere. A metà tra formazione e lavoro, ci permette di conoscere realtà diverse, di metterci in gioco e di acquisire competenze che difficilmente troveremmo altrove. Durante questo anno ho imparato moltissimo, su me stessa e sul mondo che mi circonda. Ringrazio la Fondazione e il suo staff per averci permesso di fare questa esperienza!” – Martina, volontaria 2022
“Mi sono iscritto al Servizio Civile per provare qualcosa di nuovo, e all’inizio non sapevo cosa aspettarmi. Con il passare del tempo però ho capito l’importanza di questa esperienza, per me e per i miei coetanei: oltre ad avvicinarci al mondo del lavoro, il Servizio ci fa capire cosa ci piace e cosa no, ci permette di conoscere moltissime persone e di imparare tante nozioni utili per il nostro futuro” – Simone, volontario 2022