Con il contributo di:


La Fondazione Giovanni Goria ha tra le sue finalità il recupero, l’acquisizione, la descrizione e la valorizzazione di fondi archivistici relativi alla storia politico-economica, in particolare astigiana, in età contemporanea. In questo ambito la Fondazione ha dato vita, fin dalla sua nascita nel 2004, a un archivio che – partendo dall’originario Fondo Giovanni Goria – negli anni si è arricchito con significativi fondi, ottenendo nel luglio 2013 il riconoscimento di interesse storico particolarmente rilevante ai sensi del decreto legislativo n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).
Attualmente il patrimonio documentario della Fondazione consta di undici fondi per un totale di circa 185 metri lineari, depositati e consultabili presso l’Archivio di Stato di Asti. Oltre alle carte dell’onorevole Giovanni Goria, donate dagli eredi dell’uomo politico, vi sono conservati archivi di partiti – i comitati provinciali della Democrazia Cristiana di Asti, della Democrazia Cristiana di Alessandria, del Partito Liberale di Asti – e archivi di alcune personalità della politica e della cultura locale (Piero Baino, Giovanni Borello e Aldo Viglione). A questo nucleo principale si è aggiunto tra il 2007 e il 2009 il cospicuo complesso documentario costituito dall’Archivio storico della Cassa di Risparmio di Asti, mentre nel 2013 la Fondazione ha avviato il progetto di recupero, descrizione e valorizzazione delle carte prodotte dall’Unione sindacaleterritoriale Cisl Alessandria-Asti.
Le descrizioni dei fondi sono consultabili sul portale 9centro del Polo del ‘900, il centro culturale torinese di cui la Fondazione fa parte dal 2019.
La Fondazione, che persegue una attenta e mirata politica di acquisizione di ulteriori fondi archivistici, è impegnata ad accogliere nuovi versamenti, nella convinzione che anche gli istituti culturali privati possano svolgere un ruolo importante nella conservazione e valorizzazione archivi sull’età contemporanea, in un’epoca – come quella attuale – particolarmente esposta ai rischi di dispersione e distruzione.
L’attività di sensibilizzazione che la Fondazione continua a promuovere e un’attenta politica di acquisto e scambio, hanno come obiettivo lo sviluppo di una biblioteca che esprima una coesione tematica in grado di caratterizzarla sempre meglio come biblioteca specializzata su società, politica, economia e storia, con particolare attenzione allo sviluppo dei filoni della paesaggistica, delle dinamiche economiche territoriali, degli scrittori locali e delle imprese. A tal fine si sta procedendo alla raccolta e al recupero di brochures e libretti illustrativi delle maggiori manifestazioni astigiane negli anni (per es. Palio e Sagre) in modo da tracciare una storia dei costumi e del folklore locale. Oltre alla catalogazione, molta importanza hanno obiettivi quali l’ampliamento dei servizi attivando il prestito esterno, una maggiore estensione dell’orario di apertura; l’organizzazione di incontri ed eventi a carattere culturale (per es. incoraggiando la formazione di gruppi di lettura o ospitando scrittori locali); il consolidamento del patrimonio tramite acquisti di volumi e abbonamenti ai periodici di carattere storico, politico e letterario.
A conferma della volontà di diventare uno dei punti di riferimento per lo svolgimento di attività a carattere culturale e di aggregazione, i locali della biblioteca sono messi a disposizione di gruppi ed associazioni per incontri, riunioni e conferenze. Gli spazi della biblioteca ospitano 25 posti a sedere e sono utilizzati, oltre che per la consultazione dei volumi da parte dei propri utenti, anche come aula studio per gli studenti universitari.
Attualmente il patrimonio librario ammonta a circa 10.200 volumi di cui 6.000 già inseriti sul catalogo SBN; i rimanenti volumi sono in corso di catalogazione da parte del bibliotecario professionista che gestisce anche l’apertura al pubblico.
Una parte del posseduto, statistiche, registri, atti di istituti economici (utili per ricerche compilative) è destinata a magazzino, a disposizione di eventuali richieste o necessità di consultazione, ma non inserita a scaffale per esigenze di spazio o per scarsa coerenza al taglio della biblioteca. Tale fondo è un’utile risorsa per studi e ricerche statistiche sull’economia locale.
Parallelamente all’inserimento e alla catalogazione dei nuovi volumi, si sta procedendo ad una graduale revisione delle collezioni con un controllo del patrimonio librario al fine di renderne la sistemazione più omogenea e ovviare alle eventuali discordanze che inevitabilmente si verificano con l’avvicendarsi di diverse gestioni.
A partire dal 2015 è stato attivato un importante progetto di catalogazione delle relazioni finali redatte dai vincitori di una borsa di studio nell’ambito del Progetto “Talenti della Società Civile”. Si tratta di un progetto promosso dalla Fondazione Giovanni Goria in collaborazione con la Fondazione CRT che dal 2009 permette a giovani talenti di realizzare progetti di ricerca in moltissimi ambiti disciplinari.
Dalla sua prima edizione ad oggi sono oltre 500 i candidati che hanno potuto usufruire di queste borse di studio, permettendo loro di realizzare progetti di ricerca molto ambiziosi. Oltre a questi elaborati sono state catalogate le tesi di laurea del Master di I Livello in Management e Creatività dei Patrimoni Collinari (A.A. 2013-2014), conclusosi il 19 maggio 2015 con la discussione delle tesi di laurea a la cerimonia conclusiva, promosso e organizzato dall’Università degli Studi di Torino, Dip. di Management, dalla Fondazione Giovanni Goria e dal Consorzio Asti Studi Superiori. Nel mese di Marzo 2017 verranno discusse le tesi di laurea della II Edizone del Master di I Livello in Management e Creatività dei Patrimoni Collinari (A. A. 2015-2016). Tale disponibilità di ricerche e relazioni rappresenta una grande risorsa per studiosi e appassionati che vogliano approfondire temi inerenti al nostro territorio dal punto di vista storico, economico, architettonico, culturale e artistico.