Il fondo Comitato provinciale della Democrazia Cristiana di Alessandria è stato conferito in deposito alla Fondazione Goria nel 2005 da Ugo Cavallera, già segretario provinciale, che ne aveva la custodia.
Il complesso documentario è costituito, oltre che dal fondo della Democrazia Cristiana di Alessandria (1945-1994), da tre fondi aggregati: due relativi all’attività dei segretari provinciali del Comitato – Ugo Cavallera (1977-1989) e Roberto Livraghi (1980-1993) – uno relativo al Comitato provinciale del Partito Popolare di Alessandria (1992-1996).
La documentazione – in totale 39 metri lineari tra dattiloscritti, manoscritti, materiale a stampa, periodici, audiovisivi, manifesti e bandiere – copre un arco cronologico che va dal 1945 al 1996. In mancanza di titolari, registri o indicazioni generali per la conservazione e l’organizzazione delle carte del Comitato provinciale DC di Alessandria, il fondo è stato ordinato da un lato secondo l’attività istituzionale dei singoli organi e uffici (Direttivo, Comitato, Giunta esecutiva, Collegi probiviri, Segreteria provinciale, Segreteria amministrativa, Segreteria organizzativa) e dall’altro secondo le attività alla cui organizzazione partecipavano tutti gli uffici e rappresentanti del Comitato (elezioni e congressi).
È inoltre stato rilevato un significativo nucleo di documenti relativa ai diversi movimenti del Comitato provinciale di Alessandria: “Movimento anziani”, “Movimento femminile”, “Movimento giovanile” e “Movimento reduci di guerra”. L’archivio del Comitato è articolato in 9 serie: “Verbali e atti del Direttivo, del Comitato provinciale e della Giunta esecutiva”; “Verbali, atti e corrispondenza dei collegi provinciali, regionali e centrali dei probiviri DC”; “Segreteria provinciale”; “Segreteria amministrativa”; “Segreteria organizzativa”; “Congressi”; “Elezioni”; “Movimenti”; “Documenti video”.
Per quanto riguarda i due archivi aggregati dei segretari provinciali Cavallera e Livraghi, ciò che distingue dal principale fondo del Comitato provinciale, e che li accomuna, è la presenza di rilevante documentazione raccolta dai funzionari durante lo svolgimento delle loro mansioni: bozze, appunti, ritagli e rassegna stampa, relazioni e documentazione eterogenea relativa alla raccolta di informazioni utili all’analisi del ruolo della Democrazia cristiana nella sua attività politica locale e in rapporto ad altri partiti.
Infine, la documentazione conservata nell’ultimo fondo aggregato ricostruisce la breve attività del Partito Popolare alessandrino tra il 1992 e il 1996: le carte danno conto principalmente dei congressi del partito 1994 e del 1995, della campagna di tesseramento del 1994 e delle elezioni relativamente agli anni 1992-95.
La maggior parte della documentazione è costituita da manifesti e bandiere; le cinque unità archivistiche di atti diversi sono state suddivise in tre partizioni tematiche denominate “Congressi”, “Tesseramento”, “Elezioni”. Un’altra piccola partizione (denominata “Periodici”) raccoglie alcuni numeri della rivista «Uguaglianza» e un numero del periodico «Consiglio Regionale del Piemonte».
Il complesso di fondi composto dall’archivio del Comitato provinciale della Democrazia Cristiana di Alessandria, dall’archivio della Segreteria Cavallera, dall’Archivio Livraghi e dall’archivio del Comitato provinciale del Partito Popolare di Alessandria è stato riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta “perché testimonianza – particolarmente ricca e significativa nel panorama archivistico dell’Italia del Nord – di quella fase della storia italiana, durante la quale inizia la costruzione della democrazia in un quadro costituzionale nuovo, e prende avvio la ricostruzione economica dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale.”
(*) dalla dichiarazione della Soprintendenza del 29 giugno 2007